Obiettivo promozione. Non si nasconde e non usa pretattica coach Ugo Pigato parlando del campionato lombardo di Serie C femminile (girone 2) appena iniziato. Certo, la stagione dello Junior Tennis Milano – Dario Mattei Gentili è partita in quarta grazie alla vittoria delle ragazze capitanate da Erika Pineider nella trasferta di Saronno ottenuta dopo il turno di riposo scontato nella prima giornata. “La squadra femminile – dice Ugo Pigato, head coach dello Junior Tennis Milano dal settembre scorso – ha tutte le carte in regola per ottenere la promozione e sono convinto che ce la giocheremo con le altre favorite. Abbiamo giocatrici di livello come Vicini, Falleni, Brogioni e Semeraro, oltre a mia figlia Lisa, guidate dall’ottima capitana giocatrice Erika Pineider”. Discorso diverso per il team maschile, che pur ha avuto un impressionante debutto nel girone 3 con la trasferta di Castiglione delle Stiviere (Mantova), dove si è imposto con un netto 6-0 sugli avversari del Tc Mutti e Bartolucci. “C’è un bel mix tra giocatori esperti come Dossena e Cecchi e giovani molto promettenti come Tommaso Romeo, Alberto Micali, Fabio Cibien e Christian Migliorini, classe 1999. Puntiamo senz’altro – spiega il coach bergamasco – a superare il girone e poi vedremo che cosa succederà. Senza contare che poi, sempre a livello di squadre, c’è una formazione Under 12 maschile che possiede la quarta testa di serie a livello regionale e e grandi margini di miglioramento”.
Il verdetto, come sempre, spetterà al campo. Nel frattempo, però, Ugo Pigato, coach bergamasco classe 1968, ha già vinto la sua personale scommessa scegliendo lo Junior Tennis Milano. Un’unità di intenti tra società e staff tecnico che sta già dando i primi risultati con i successi recenti di Migliorini nel Macroarea Under 16 al Quanta Village di Milano e quello di Micali nell’Open di Pietra Ligure. Ma quello di trasferirsi a Milano da Sanremo, dove Pigato gestiva la propria accademia, non è stato un salto nel buio. “E’ stata una bella scommessa – ha raccontato -, ma l’ho fatta nel momento giusto. C’è stata da subito una sintonia con i vertici societari sull’etica del lavoro, sugli obiettivi da raggiungere e sul come fare a centrarli. Quando ero ragazzino, lo Junior era un club molto competitivo e con all’attivo diverse vittorie a livello nazionale. Il nostro compito è chiaro: nel giro dei prossimi anni dobbiamo riportare nella bacheca dello Junior trofei importanti”.