Il neo preparatore atletico dello Junior Tennis Milano, Stefano Cola, ci presenta la nuova area funzionale e il suo programma di lavoro
Tempo di preparazione atletica allo Junior Tennis Milano che “inaugura” la nuova area funzionale dedicata proprio al lavoro di preparazione. Ma quali sono le novità e gli obiettivi in questo periodo di lavoro? Lo abbiamo chiesto a Stefano Cola, preparatore atletico dello Junior Tennis Milano.
D: Qual è il tuo approccio al lavoro di preparazione?
R: “Prediligo sicuramente un approccio di tipo funzionale che si può applicare a qualsiasi disciplina sportiva e adattare sia per adulti che per ragazzi. Il functional training è completo perché prepara qualsiasi struttura e movimento indipendentemente dal tipo di sport praticato”.
D: Quindi preferisci esercizi a corpo libero piuttosto che l’utilizzo di macchinari?
R: “Certamente. L’esercizio a corpo libero è ideale per imparare a gestire il proprio corpo ed è necessario prima ancora di iniziare ad utilizzare i carichi sui macchinari”.
D: Cosa non deve mai mancare nella preparazione atletica di un tennista?
R: “Ci sono alcuni elementi imprescindibili nel lavoro specifico per il tennis e sono la parte coordinativa, la forza funzionale, la reattività e lo speed power. Il tennista non ha bisogno di grandi lavori dal punto di vista aerobico, ma durante il periodo di preparazione bisogna lavorare sia sulla parte muscolare che su quella cardiovascolare per mettere benzina in corpo da sfruttare durante i tornei. Poi, terminata la prima parte generale di preparazione si passa ad una fase più specifica nella quale si lavora per migliorare rapidità, spostamenti in campo, balzi…”.
D: In che modo la nuova palestra potrà essere utile?
“Grazie alle nuove strutture possiamo effettuare un lavoro completo e ideale dal punto di vista funzionale. Abbiamo strutture fisse per il TRX (allenamento in sospensione), rack per bilancieri e una spalliera perfetta per lavorare con gli elastici nonché power bands e una serie di piccoli attrezzi e manubri (da 1 a 10 kg.)”.
D: E una volta terminata la preparazione, sono previsti dei richiami?
R: “Più che richiami prestabiliti, preferisco puntare su test specifici che mi aiutano a monitorare le condizioni degli atleti così da sapere dove intervenire. Ovviamente non può essere un lavoro univoco ma va adattato a seconda degli impegni e dei tornei da disputare”.