Inauguriamo questa rubrica dal titolo “Tipi da Junior Tennis Milano” presentando il direttore operativo del club di via Cavriana, Filippo Maltempi. Un direttore operativo atipico, perché non è il classico dirigente che lavora solo dietro alla sua scrivania occupandosi di far quadrare i conti in campo e fuori.
Maltempi è prima di tutto un uomo di campo, ed è “uno di famiglia” allo Junior dove approda all’età di 10 anni come giocatore. Ma lasciamo che sia lui a raccontare questa storia. “Ho giocato qui allo Junior Tennis Milano dai 10 ai 20 anni e poi a 21 sono diventato maestro. Sono stati anni bellissimi: ho avuto la fortuna di giocare con due maestri che sono stati fondamentali per la mia formazione come Maurizio Rovati ed Enrico Pellicani”.
Poi, il salto da una parte all’altra della rete. “Nel 1997 è iniziata la mia avventura come maestro della Sat e due anni più tardi sono diventato collaboratore di Pellicani nell’agonistica. Poi sono tornato alla Sat come direttore e poi di nuovo all’agonistica”.
Un’esperienza a 360 gradi in tutti ruoli di campo, sempre targata Junior. “Il mio lavoro è qui, ma non solo: per me lo Junior è una famiglia”. E infatti, Maltempi accetta una nuova sfida, quella di direttore operativo. “Devo ringraziare tutto il consiglio per la fiducia e per la libertà di azione che mi ha sempre concesso. Lavorare allo Junior è qualcosa di unico perché è grazie ai consiglieri che si continua a respirare quell’aria speciale di scuola tennis che altrove spesso si perde negli impegni e nelle incombenze tipiche di un club o di un circolo”.
“E poi – conclude Maltempi – un grazie speciale va ad Antonella Gilardelli che negli oltre dieci anni in cui ha svolto il ruolo di presidente dello Junior Tennis Milano mi ha aiutato moltissimo. Con la sua tranquillità e la sua capacità di gestione mi ha insegnato a fare il dirigente e ad essere anche più diplomatico quando serve”.
L’esperienza sul campo gli permette di interfacciarsi facilmente con il direttore tecnico Fantasio Piscopo e lo staff che dirige. “Per me è una figura preziosa – dice Piscopo – perché quando parlo di faccende di campo so che mi capisce al volo”.
Insomma, un tipo da Junior Tennis Milano al 100%.