Nonostante sia ancora giovane, Marco Recalcati è già una colonna dello Junior Tennis Milano dal momento che sono quasi 12 anni che lavora sui campi di via Cavriana con vari ruoli, prima come collaboratore del settore agonistico poi come maestro sempre nell’agonistica e ora come responsabile del settore addestramento.
Ma il rapporto di Recalcati con lo Junior Tennis Milano inizia anche prima. “Sono cresciuto tennisticamente qui allo Junior quindi per me è stato fantastico poter tornare a lavorare per questi colori”.
D: Raccontaci un po’ come è andata…
R: “Durante l’ultimo anno di liceo ho iniziato a collaborare con il TC Lodi poi, durante l’università con il Quanta Club e, una volta terminati gli studi in Scienze Motorie ho iniziato un percorso di formazione come maestro e quando si è presentata l’opportunità di tornare qui allo Junior non ci ho pensato due volte”.
D: Lo Junior non è un club come gli altri.
R: “Assolutamente no, non è il classico club con i soci e questo ci permette di concentrare tutte le nostre energie nella crescita dei ragazzi e nella creazione di veri e propri percorsi per ciascuno di loro. Non mi riferisco solo alla crescita tennistica ma anche a quella dal punto di vista umano perché le due cose devono andare di pari passo”.
D: Tu hai lavorato sia con gli atleti dell’agonistica che con i bimbi più piccoli, cosa ti piace di più?
R: “Allenare un ragazzo che punta al professionismo è completamente diverso rispetto a lavorare con un bimbo che si avvicina per la prima volta al tennis, ma entrambe le esperienze mi hanno dato tantissimo dal punto di vista del vissuto e delle competenze che mi hanno permesso di acquisire. In entrambi i casi ho avuto la possibilità di fare la cosa che amo di più: provare a trasmettere quello che so”.
D: Come è il lavoro con gli altri membri dello staff?
R: “C’è grande collaborazione tra tutti noi pur nel rispetto del ruoli. Ci confrontiamo periodicamente per valutare la situazione di ogni atleta o allievo e capire, insieme, cosa dobbiamo fare e come dobbiamo farlo. I feedback che ci scambiamo sono molti importanti”.
D: Negli ultimi anni il numero di iscritti alla Sat è aumentato restando sempre su livelli molto alti. Come te lo spieghi?
R: “Per noi questo è gratificante ed è stato possibile grazie ad un’ottima organizzazione complessiva. Perché all’aumento della quantità di iscritti non è corrisposto un calo della qualità dell’insegnamento, anzi. Siamo riusciti ad avviare tanti progetti a lungo termine e questo è molto importante. Gli ultimi mesi sono stati particolari a causa dell’emergenza sanitaria ma siamo riusciti a giocare nel rispetto delle regole. Abbiamo tutti una gran voglia di normalità e tutta questa voglia, anche di tennis, si vede quando le ragazze e i ragazzi scendono in campo con grande entusiasmo”.