NextGen promosso. Noi dello Junior Tennis Milano non potevamo che seguire con grande interesse la prima edizione delle Next Gen Atp Finals. Sia perché ha messo di fronte i giovani, ovvero il DNA del lavoro quotidiano qui allo Junior, sia perché vedeva l’esordio di molte regole nuove che forse, un giorno, potrebbero cambiare il volto del nostro sport.
Abbiamo chiesto alla maestra Erika Pineider, capitana della squadra femminile dello Junior Tennis Milano che l’anno prossimo disputerà il campionato di Serie B cosa ne pensa delle nuove regole testate in anteprima proprio in questa manifestazione. Lei che ha assistito a diversi match del torneo (finale inclusa).
D: Qual è la tua impressione a caldo su questa prima edizione delle Atp NextGen Finals?
“Complessivamente mi sono piaciute le nuove regole e il format utilizzato per l’evento. Nonostante non ci fossero punti Atp in palio non è stata un’esibizione ma tennis vero e la formula sui 5 set ai 4 game ha dato ritmo al gioco”.
D: C’è qualche regola che non ti ha convinto?
“Quella della palla buona dopo il net sul servizio, francamente, non mi ha convinto perché spiazza completamente chi riceve. Ma complessivamente le nuove regole danno un ritmo e una velocità alla partita che crea molta suspence e può contribuire a far innamorare del tennis anche chi si sta avvicinando adesso a questa disciplina. In particolare mi è piaciuto il fatto che i giocatori potessero consultare in diretta le proprie statistiche di gioco”.
D: Tra i giocatori chi ti ha impressionato di più?
“Senz’altro Shapovalov mi ha molto impressionato e poi che dire di Rublev, gioca ogni palla come se dovesse disintegrarla…”.
D: Evento promosso dunque?
“Sì, senz’altro. Milano merita un evento di questo genere e devo dire che questa prima edizione mi ha lasciato un’impressione molto positiva. Se poi queste regole saranno applicate non saprei, certamente questo non avverrà nei prossimi 4 o 5 anni, ma si tratta di un formato interessante che porta il grande tennis nella nostra città”.
Redazione GAME